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..UN GIORNO DA #DONNAFUGATA, DIAMANTE DELLA SICILIA

Incuriositi dalla storia, dai racconti e dall’etichetta di Donnafugata abbiamo deciso di prendere un volo e partire per far visita a una delle più rinomate cantine della Sicilia: Donnafugata cantina Randazzo sull’Etna.

Piccola introduzione della Maison:

La storia del nome “Donnafugata” ha origine dal più siciliano dei romanzi, Il Gattopardo, e rimanda alla regina Maria Carolina che, in fuga da Napoli, trovò rifugio là dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una storia che ha ispirato anche il logo: un volto di donna con i capelli al vento.

Un volto, e una storia, che è anche quella di Gabriella Rallo, la “donna-fugata” che abbandona il suo lavoro di insegnante per occuparsi a tempo pieno dei vigneti di Contessa Entellina. Una delle prime donne in Sicilia a produrre vino in un settore tipicamente dominato da uomini: una pioniera della viticoltura di qualità al femminile.


Inutile dire che il paesaggio lascia senza fiato



All’arrivo siamo stati accolti nel migliore dei modi dalle due ragazze che ci hanno accompagnato prima tra le vigne e poi in cantina per scoprire la lavorazione che c’è dietro al loro straordinario prodotto.

Nelle vigne l’atmosfera è magica; guardando a terra si vede un terreno sabbioso ma curato e ricco e, alzando lo sguardo ci si perde nell’Etna circondato dalle nuvole.. sembra assurdo pensare che poco più giù si vede il mare, il paesaggio infatti ci regala questo mix tra mare e montagna che rende tutto più speciale. Ci viene spiegato che le colate laviche determinano composizioni diverse del suolo che rende unico il vino proveniente da quel microterritorio. Si parla qui di VITICOLTURA EROICA, data sicuramente dall’altitudine e sicuramente dalla presenza del vulcano.
Rientrando arriviamo in cantina, la cui spiegazione non è stata affatto banale, le ragazze ci mettono passione e amore e il loro racconto (con l’aggiunta di qualche aneddoto) non è mai scontato. 

 

Il tour termina con una super degustazione dettagliata, ricca di assaggi e contenuti. Ci fanno assaggiare prodotti di facile beva e altri prodotti di punta, ineguagliabili. 
Noi ci siamo innamorati del “Mille e una notte”: 

..un bouquet complesso caratterizzato da note di fruttate di more e ribes, freschi sentori mentolati, note speziate di pepe nero e delicate nuances di tostatura dolce. In bocca è ampio e con tannini vellutati. Chiude con una notevole persistenza gustativa e seducente sapidità..

chi non se ne innamora? Oltretutto ci siamo persi nei racconti di ogni etichetta, etichette d’autore, uniche ed inimitabili, si esprimono con un linguaggio femminile identitario, una parte indissolubile dell’essenza di Donnafugata.

 

tutto é stato a dir poco magico. DONNAFUGATA é il mix perfetto tra

vino, arte e femminilità

 

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